testo e foto di Jean Bolline

Steatocranus irvinei il solo rappresentante del genere a non provenire dal bacino del fiume Zaire. Lo si trova a migliaia di chilometri più a Nord, in Ghana, nel fiume Volta, in compagnia di Chromidotilapia guntherie vari Hemichromis. Ha una lunghezza totale compresa fra i 12 e i 15 cm, maschio e femmina sono di colore grigio e presentano una gibbosità sulla testa arrotondata e con il labbro superiore che sopravanza quello inferiore. La femmina resta un po' più piccola. Malgrado la sua grande taglia, Steatocranus irvinei, come tutti gli altri Steatocranus è pacifico nei confronti di tutti gli altri coabitanti dell'acquario a condizione di lasciargli una superficie di fondo sufficiente. Dunque per il suo mantenimento e per la sua riproduzione necessita di una vasca della capacità proporzionata alla sua dimensione. Un acquario di cm 100x50 è il minimo, bisognerà riempirlo con acqua molto tenera e leggermente acida, fortemente ossigenata e l'arredo dovrà essere costituito da scisti, ciotoli e radici. S. irvinei è un pesce reofilo che disdegna il cibo vegetale, per cui, l'acquario potrà essere accessoriamente decorato con piante amanti delle forti correnti d'acqua come ad esempio Crinum natans e Bolbitis hende-lotii.
Per quanto la mia esperienza, ho introdotto una coppia da sola in una vasca di cm 80x80. Rapidamente hanno cominciato a darsi da fare al di sotto di una scisti inclinata vicino al fondo. Due o tre giorni più tardi, non ho più visto la femmina. Essa restava permanentemente al di sotto della pietra per cui ne dedussi che aveva deposto le uova. Dal momento che non potevo vedere ciò che accadeva nel nascondiglio, decisi di assumermi il rischio di capovolgere la scisti. Aderenti alla faccia inferiore di questa si trovavano un centinaio di piccole uova verdi di circa mm 1 di diametro. Malgrado lo stress dell'operazione la femmina dopo una breve esitazione, continuò a ventilare le uova mentre il maschio sorvegliava il territorio. Dopo aver scattato alcune foto rimisi la pietra nella posizione iniziale, ma inclinata in modo da poter seguire ciò che accadeva al di sotto. Le uova si schiusero dopo 3 giorni e le larve, sempre ventilate dalla femmina, rimasero sospese alla volta per altri 4 giorni. Qualche ora prima di nuotare liberamente vennero trasferite in un anfratto fra le pietre dove non era possibile fotografarle. A questo stadio cominciai a nutrirle con naupli di artemia salina e qualche giorno più tardi i genitori si aggiravano con la loro prole per tutta la vasca alla ricerca di nutrimento. Gli avannotti crebbero rapidamente mangiando un po' di tutto, ma finemente sminuzzato: gamberetti, cozze, chironomidi, fiocchi di cibo secco, senza dimenticare i naupli di artemia. S. irvinei malgrado il suo aspetto poco aggraziato e i suoi colori spenti è un pesce pacifico, robusto e simpatico, il cui comportamento merita uno studio più approfondito.

 Torna indietro