testo e foto di Denis Jeandel

Possiedo questo piccolo Ciclide trovato da MAL-TA-VI tre anni fa. Xenotilapia sp. "Lepeli" è un Ciclide psammofilo (amante della sabbia) che viene pescato nella Repubblica del Congo (ex Zaire) vicino a Tembwe II. Deve il suo nome alla sorella di Thomas Lepel moglie di Mare Danhieux, il proprietario di MAL-TA-VI.

Xenotilapia sp. "Lepeli", secondo Konings, J.S.Santana e E. Genevelle, sarebbe una variante geografica di Xenotilapia flavipinnis. E' stato sottolineato come esista una somiglianza tra il corpo della "Lepeli" e il corpo di X. flavipinnis; mentre la testa di X. sp. "Lepeli" ha una somiglianzà con quella di X. papilio. Le dimensioni sono tra i 10 e i 12 centimetri, le femmine sono leggermente più piccole dei maschi, non esiste dimorfismo sessuale evidente. La colorazione è giallastra ed ogni scaglia è iridata da un piccolo punto blu, il fianco è attraversato da linee longitudinali azzurrate, la pinna dorsale di colore arancio è disseminata da piccoli puntini blu. L'esposizione alla luce riflette tutte le zone azzurrate donando un aspetto scintillante al pesce; il tutto risalta ancor di più nel periodo della riproduzione. In acquario tengo Xenotilapia sp. "Lepeli" con un maschio e quattro femmine di Benthochromis tricoti e con una trentina di Lamprichthys tanganicanus, in una vasca da 600 litri. Non esistono relazioni di aggressività intra o interspecifiche in questo gruppo di pesci di fondo composto da 15 individui. La vasca non ha arredamento particolare solo qualche grosso tubo di terracotta che serve da rifugio ai Benthochromis tricoti ed una grossa pietra piatta per la riproduzione degli stessi. In superfìcie sono posizionati due "mops" di lana sintetica, per recuperare le uova di Lamprichthys tanganicanus. La sabbia è molto fine (sabbia della Loira unita a sabbia di corallo finemente tritata). Per questi pesci è un particolare importante poiché l'abitudine alimentare per filtrazione del substrato resta ben fissata anche tra individui nati in cattività.

Qualità dell'acqua: pH circa 8,2. Assenza di nitriti. Nitrati tra 0,25 e 0,35 mg per litro. Durezza non misurata, conduttività superiore a 1.100 us . Il filtraggio viene effettuato tramite una pompa ad esaurimento su una spugna di densità media , il tutto alimentato'da un elevatore di pressione a forte portata.

Alimentazione: tre pasti al giorno.

1.Pastone (spinaci, gamberetti, pesci bianchi, rosso d'uovo, vitamine)

2.Nutrimento secco

3.Enchitrei, vermi grindal o artemia.

Il gruppo di X. sp. "Lepeli" staziona largamente nella zona sabbiosa della vasca, rovistando continuamente il substrato alla ricerca di particene alimentari.

E. Genevelle, con J. S. Santana, in un articolo nel loro sito internet, notano la formazione di cunette di sabbia; un tale comportamento non è stato osservato nel mio acquario sia con esemplari definiti "selvatici" sia con dei giovani risultato di mie riproduzioni.

La femmina depone circa trenta uova sulla sabbia. Il maschio le feconda e la femmina le riprende in bocca per qualche giorno. Pur non avendo una precisa valenza scientifica la mia osservazione ha rilevato che la femmina cova le uova circa 10 giorni poi il maschio le da il cambio. Gli avannotti vengono liberati nella vasca tra il 15° ed il 20° giorno. In caso di pericolo nei primi giorni successivi all'espulsione, i genitori riprendono i piccoli nella cavità buccale (nella mia vasca non ci sono predatori e ciò facilita il rilascio degli avannotti). C'è, dunque, in Xenotilapia sp. "Lepeli" una incubazione biparentale con un alto grado di protezione dei piccoli. Nell'allevamento di Xenotilapia sp. "Lepeli" i giovani (nuovi nati e sub-adulti) sono bene accetti. Attualmente nella mia vasca convivono gli adulti (acquistati) e le nuove generazioni (F1 ed F2) di riproduzione. Xenotilapia sp. "Lepeli blue spot" è una specie facile, bella, non aggressiva che si adatta bene alle vasche specifiche del Lago Tanganica.

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