testo di Sebastiano Solano

MANFRED GÖBEL
è nato a Rossdorf in Germania nel 1941. Ha cominciato ad allevare pesci all'età di 5 anni, prima di dedicarsi esclusivamente ai Discus, nel 1966, ha allevato Anabantidi e Pecilidi. Collabora allo studio ed allo sviluppo del sistema internazionale di giudizio dei Discus (IDJS). Da alcuni anni alleva solo esemplari di cattura.

Solano (S): Quali erano i Discus più diffusi quando ha cominciato ad allevarli nel 1966?

Göbel (G): I Brown ed una varietà che non sono mai più riuscito a trovare in cui le femmine adulte erano molto più grandi dei maschi.

S: Perch é adesso alleva Discus selvatici? G: In passato abbiamo sbagliato ad allevare esemplari di cui non si conosceva la linea di sangue e quindi non si riusciva più a fissare alcun carattere.

S: Per queste varietà è necessario un allestimento speciale?

G: Vasche senza materiale di fondo e qualche radice di torbiera. E poi molto tempo per ambientarli.

S: E la dieta?

G: II primo alimento che somministro al loro arrivo sono le larve di Chironomus, poi glass-worms e mangime granulato di buona qualità che aumento man mano.

Dopo due mesi dall'arrivo la dieta sarà costituita per 3/4 di granulato e 1/4 di Chironomus e glass-worms surgelati. Evito il cuore di bue e l'artemia salina perch é possono creare problemi intestinali. E' sempre meglio prevenire perch é quando i pesci manifestano colori più scuri non si può intervenire. Da quando seguo questa dieta i miei Discus non hanno problemi di malattie.

S: Qual è la sua definizione di bel Discus?

G: E' una domanda diffì cile. Secondo me è indispensabile guardare gli esemplari selvatici e ricordarsi che i pesci chiamati Discus da Heckel avevano il corpo grande e perfettamente rotondo. E quindi prima si deve guardare allo stato di salute ed alla forma del corpo e poi ad altri fattori.

S: Ha delle raccomandazioni da fare a chi vuole cominciare con i Discus? G: Prima di comprare dei pesci bisogna pensarci molto su, assicurarsi che godano di ottima salute perch é curarli in seguito sarà diffì cile. Ci si deve rivolgere a negozi di provata esperienza e serietà . Non è necessario comprare campioni da concorso, l'importante è scegliere soggetti sani.

DIETER UNTERGASSER
Nato nel 1950 a Michelstadt-Steinbacb in Germania. Ha cominciato prestissimo ad allevare pesci tropicali ed ad interessarsi di htiopatologia. Dopo la morte del Dr. Scubert e stato eletto Consigliere specialista sulle malattie dei pesci dall'Unione delle Associazioni Acquariologiche e Terraristiche Tedesche (VDA). Nel 1989 ha fondato la compagnia BIO-Media che si occupa dell'educazione professionale degli appassionati di acquariologia e la produzione di videocassette sulle malattie dei pesci.

Solano (S): Quali sono le malattie più frequenti nei Discus e quali le cause scatenanti?

Untergasser (U): Più grandi e numerosi sono i pesci maggiore è la tendenza a sovralimentarli, spesso in maniera non equilibrata. Molte infezioni prendono origine dal carico batterico che si viene a creare per un sovraffollamento delle vasche. Spesso i pesci presentano una degenerazione grassa del fegato che provoca disturbi fino alla perdita della funzione epatica. Anche altri parassiti possono riprodursi più abbondantemente poich é le capacità di difesa del pesce sono diminuite. Chi inizia ad allevare Discus tende a cambiare gli inquilini della vasca, ma non l'abitudine a sovralimentarli. I sintomi che fanno intuire il sorgere di qualche problema sono molti, il pesce ha una colorazione scura e staziona in un angolo della vasca in posizione inclinata. La prima cosa da fare è controllare la qualità chimico-fisica dell'acqua (pH, Temperatura), se i valori sono giusti i problemi possono essere causati da cataboliti azotati (controllare Ammoniaca e Nitriti) che non sono stati smaltiti dal filtro biologico. E' necessario un cambio parziale dell'acqua per ripristinare le condizioni igieniche ottimali.

S: E la vasca di quarantena?

U: E' indispensabile adibire un acquario alla quarantena ed alloggiarvi i pesci nuovi per un periodo sufficiente a controllare eventuali patologie che possono essere in incubazione al momento dell'acquisto. E' rischioso introdurre i pesci appena comprati direttamente nell'acquario od in vasche con sistema di filtraggio centralizzato.

S: Durante il periodo di quarantena è bene fare dei trattamenti preventivi?

U: Usare medicine senza un'esatta diagnosi al microscopio è controproducente. Occorre sapere esattamente, se è necessario intervenire, contro quali batteri o parassiti agire. Basandosi solo sui sintomi esterni si può incorrere in una diagnosi errata e quindi somministrare una medicina non adatta che danneggia l'animale. Si può solo utilizzare un disinfettante, da comprare in un negozio specializzato, per trattare i parassiti esterni.

S: Quali sono i trattamenti più efficaci contro i flagellati intestinali ed i vermi delle branchie?

U: Per i sempre presenti flagellati intestinali il miglior medicamento è il Metronidazolo, che però aiuta il pesce a reagire, ma non cura i flagellati. Per tre giorni aggiungo all'acquario 1,5 gr di Metronidazolo per 100 litri d'acqua ed aumento la temperatura di 3 o 4 gradi. Alla fine faccio un cambio d'acqua e riporto la temperatura a valori normali. E' necessario ripetere il trattamento perch é il prodotto non riesce ad uccidere tutti i flagellati, deve essere il metabolismo del pesce a reagire ed aiutarlo a liberarsi da questi ospiti fastidiosi. Durante questo periodo l'alimentazione deve essere il più varia possibile, ma se si somministra cuore di bue i flagellati si riprodurranno più velocemente. E' bene preferire polpa di pesce, gamberi, mangime in granuli, larve di Chironomus e glass-worms congelati Per quanto riguarda i vermi delle branchie il problema è che il principio attivo da utilizzare è molto forte. La soglia di intervento, tra l'uccidere il parassita e danneggiare irrimediabilmente il pesce, è molta ristretta. Discus di oltre 5 mesi d'età tollerano molto meglio la presenza di questi parassiti, il problema esiste per soggetti più giovani. Il prodotto da usare è la Formalina al 37% che si deve maneggiare con molta cautela perch é può provocare danni gravissimi sia agli animali che agli essere umani. Si procede effettuando un bagno prolungato in acqua perfettamente pulita con forte ossigenazione, per una durata di 10 ore ad un dosaggio che va fra i 5 ed i 7 mi per 100 litri d'acqua dell'acquario. Trascorso questo periodo i pesci vanno pescati delicatamente e spostati in una vasca pulita e senza parassiti. Il trattamento va ripetuto. Tali passaggi di vasca vanno effettuati per tre volte con tre giorni di intervallo. Nel frattempo le vasche utilizzate vanno disinfettate e lasciate asciutte per almeno 3 o 4 giorni prima di essere riallestite, dato che le uova dei vermi muoiono dopo tre giorni se sono in ambiente secco.

S: Ha scoperto qualche nuovo preparato per combattere i flagellati intestinali ormai resistenti al Metronidazolo?

U: No, ancora oggi il metronidazolo e l'Hexa-ex sono i migliori rimedi ed il loro principio attivo è molto simile.