I nostri ciclidi cambiano nome II
I geofagini
testo di Alessandro Mancini

La sottofamiglia Geophaginae HASEMAN, 1911 comprende poco più di una trentina di specie di taglia medio-grande, diffuse su un vasto territorio che va da Panama al sud dell'Argentina, dalla costa atlantica a quella pacifica.
In passato, quasi tutti questi Ciclidi venivano classificati sotto il genere Geophagus HECKEL, 1840, tutt'ora il più numeroso con una quindicina di specie mentre le altre sono state assegnate, in seguito a varie revisioni (prime fra tutte quelle dello specialista svedese Sven KULLANDER e dei suoi collaboratori), ad altri generi a sé stanti. Nel complesso, i Geofagini formano un gruppo piuttosto omogeneo. Il loro nome significa letteralmente "mangiatori di terra" e deriva dall'abitudine non solo di scavare buche durante la riproduzione (comune del resto alla maggioranza dei grossi Ciclidi), ma anche di ingoiare sabbia e terriccio detritico per setacciarli tramite speciali formazioni ossee branchiali e quindi rigettarli attraverso la bocca e le branchie dopo aver trattenuto le particelle commestibili. Con poche eccezioni, si tratta dunque di tipici onnivori-detritivori, poco selettivi riguardo l'alimentazione. Dal punto di vista della riproduzione, invece, il gruppo è decisamente più eterogeneo. Ad esso appartengono infatti sia classici nidificatori su substrato scoperto o coperto, come la maggioranza dei Ciclidi americani (esempi: Acarichthys heckelii, Biotodoma cupido, Geophagus bmsilien-sis, Guianacara geayi, Satanoperca daemon), sia incubateci orali, ovofili Raccolgono in bocca le proprie uova, come Geophagus steindachnerì) o larvofili Raccolgono in bocca le larve appena nate, come Gymnogeophagus balzami e G. gymnogenys).
Questo secondo modello di comportamento riproduttivo, molto diffuso tra i Ciclidi dei grandi laghi africani, è viceversa assai raro tra quelli americani, limitato - per quel che se ne sa - ai soli Geofagini. Qui di seguito viene riportata la più recente e attendibile classificazione dei Geofagini, che come si vede sconvolge non poco la tradizionale "nomenclatura acquariofilia" (tra parentesi i sinonimi non più in uso e quindi da evitare).


Geophagus steidchneri foto S. Teodonio

Acarichthys heckelii
esemplare sub adulro foto S. Teodonio

Geophagus sp. non ancora descritta
 scientificamente foto R. Stawikowski

Geophagus argyostictus foto R. Stawikowski

Retroculus xinguensis foto R. Stawikowski

Geophagus HECKEL, 1840

G. argyrostictus
G. brachybranchus
G. brusiliensis
G. brokopondo
G. camopiensis
G. cmssilabris
G. grammepareius
G. harrerì
G. megasema
G. pellegrini
G. proximus
G. steindachnerì (=G. hondae)
G. surìnamensis
G. taeniopareius

Acarichthys EIGENMANN, 1912
A. heckelii (=Geophagus thayeri)

Biotodoma EIGENMANN & KENNEDY, 1903
B. cupido (=Geophagus cupido}
B. wavrìni (=Geophagus wavrini)

Guianacara KULLANDER, 1989
C. geayi (=Aequidens geayi) G. oelemariensis
G. owroewefi G. sphenozona

Gymnogeophagus DE MIRAISDA-RIBEIRO, 1918
G. australis (=Geophagus australe)
G. balzami (=Geophagus balzami)
G. gymnogenys (=Geophagus gymnogenys)
G. rhabdotus (=Geophagus rhabdotus)

Retrocitlus EIGENMANN & BRAY, 1894
R. lapidifer (=Geophagus lapidi/era)
R. septentrionalis (=Geophagus septentrionalis)
R. xinguensis (=Geophagus xinguensis)

Satanoperca GUNTHER, 1862
S. acuticeps (=Geophagus acuticeps)
S. daemon (=Geophagus daemon)
S. jurupari (=Geophagus jurupari)

BIBLIOGRAFIA
AXELROD, H. R., 1993. The Most Complete Colored Lexicon of Cichlids. T. F.
H. Pubi., Inc., Neptune City.
GOSSE J.-R, 1975. Révision du genre Geophagus. Mém. Acad. R. Sci. Outremer, Ci. Sci. Nat. Méd, 19(3): 172
PP KULLANDER S. O., 1986. Cichlid Fishes of the Amazon River Drainage of Perù. Swedish Museum of Naturai History, Stockholm
UFERMANN A., ALLGAYER R. & GEERTS M., 1987. Catalogue des Cichlidés (Pisces, Perciformes, Cichlidae Bonaparte, 1840). Dauendorf.

Torna indietro