testo e foto di Sege Dassain

L'America del Sud, territorio dai biotopi molto vari, possiede un'incredibile diversità di Ciclidi, di taglie e comportamenti diversi. Differenze di morfologia, di alimentazione e di modi di riproduzione. La specie di cui vi parleròè conosciuta da molto tempo tra i ciclidofili. "Cichlasoma" festae è originario dell'ovest delle Ande, del sistema del Rio Guayas e Guayaquil nell'Ecuador del sud-ovest e del sistema del Rio Esmeraldas e Tumbes nel nord del Perù. Questo pesce è morfologicamente vicino ad alcune specie dell'America Centrale ed oggi è ammesso che esso ne sarebbe originario; sarebbe migrato recentemente (ma è comunque da molto tempo) nelle sue regioni di popolamento attuale (NDR: a meno che non si tratti di una convergenza di forme con certe specie

dell'America Centrale; R.AIIgayer, commento personale). La specie è comune nel suo areale naturale e si incontra in tutti i biotopi, dall'acqua stagnante a quella corrente. Chi ha visto questo pesce da adulto non lo potrà dimenticare. Essi sono, infatti, fortemente colorati di una tonalità arancio -rosso molto vivace; nelle femmine le barre verticali risaltano marcatamente; gli opercoli dei pesci di entrambi i sessi brillano di riflessi metallici in modo permanente, in toni che vanno dall'arancio al verde acceso nei pesci più vecchi; il maschio è costellato di puntini blu luminescenti su tutto il corpo. Un ocello cerchiato di blu cielo si trova alla base della pinna caudale; è sicuramente un falso occhio per ingannare gli altri pesci (ciò mi fa pensare, ogni volta, ad un ciclide dell'America Centrale: "Cichlasoma" trimaculatum).

E' d'uso allevare questi pesci con altre specie di centramericani poiché fanno parte di specie tra le più caratteristiche dall'areale sudamericano. In più, tenuto conto della taglia dei maschi adulti, che può oltrepassare i 40 cm, necessitano di vasche grandi, lo allevo due festae, ancora abbastanza giovani, in un acquario di 1600 litri in compagnia di Oscar, di qualche Vieja e "Cichlasoma" urophtalmus.

Poiché vi sono stati introdotti molto piccoli quando gli altri erano già grandi, tutto è andato bene. In ogni modo se un giorno ci saranno problemi di coabitazione so in anticipo che manterrò i festae, sono così belli!!!

Come i ciclidi predatori del centro America la loro colorazione è costante e non variabile come quella delle Vieja. La loro mascella slanciata ed il loro profilo "diabolico" testimonia il fatto che si tratta di predatori, anche se non sono dei piscivori puri. In acquario sono molto facili da nutrire ed accettano qualunque mangime di buona qualità, senza toccare i vegetali.

"Diabolici" lo sono anche per il loro comportamento: gli esempi di storici massacri sono numerosi tra i ciclidofili che hanno allevato questi pesci in vasche troppo piccole. A rischio di ripetermi una terza volta i pesci attrazione per gli osservatori del vostro acquario di americani saranno senza dubbio i festae. Sono facili da allevare, rispettando le regole igieniche: cambi d'acqua ogni otto giorni, o impianto goccia a goccia, pulizia dei materiali due volte al mese, cibo senza esagerare e di buona qualità. Acqua dura o tenera? Non se ne curano!

Sono dei depositori su substrato aperto molto prolifici e divengono, per l'occasione, ancora più luminosi, con barre nere verticali molto marcate.

Amici ciclidofili, lasciatevi tentare dall'esperienza, lasciatevi sedurre dalla bellezza di questo ciclide mitico, il diavolo rosso dell'America del Sud "CICHLASOMA" FESTAE.

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