Testo di M. Bruni e F. Gagliardi

Gli Haplochromis del lago Vittoria suscitano ormai da tempo un notevole interesse fra gli appassionati acquariofili italiani ed in particolare modo tra coloro che si occupano principalmente di ciclidi. Tra i molti rappresentanti appartenenti a questo genere Haplochromis sp. "ishmaeli" è certamente degno di nota, almeno se si considera la brillante colorazione dei ma¬schi: i fianchi giallo intenso sono percorsi solitamente da 5 barre verticali nere, la porzione anteriore del cranio è blu, la pinna anale, quella dorsale e la caudale sono bordate di rosso. Le pinne pelviche sono nere e caratteristici ocelli colore ocra sono presenti sulla pinna anale. Non è raro comunque osservare morfotipi


H. sp. "ishmaeli"

leggermente differenti con livrea come quella del giovanile rappresentato nella foto. Le femmine, al contrario dei maschi, non sono vivacemente colorate, presentano, infatti, fianchi marroni con bande verticali mar¬rone scuro, che si accentuano solo in particolari momenti (difesa della prole, duello con altre femmine). Va ricordato quanto anche questa specie non sfugga alle annose dispute tassonomiche che spesso coinvolgono i ciclidi, infatti non è? facile trovare una descrizione che individui univocamente il pesce che stiamo allevando nella nostra vasca. Prova di ciò è data dal fatto che Ole Seehausen, autorevole ricercatore esperto di ciclidi del lago Vittoria ci ha confermato come il nome scientificamente corretto del pesce ritratto nella foto sia Haplochromis "thick skin"! Tuttavia, il libro scritto dallo stesso Seehausen ("Lake Victoria rock cichlids" edito dalla Verduijn) riporta una foto di un Haplochromis "thick skin", che assomiglia solo per la forma, non certo per i colori, al pesce che in Italia viene comu¬nemente importato con lo pseudonimo di Haplochromis sp. "ishmaeli". Bisogna sottolineare comunque come quello degli Haplochromis "thick skin" sia un complesso di specie e quindi annovera un congruo numero di differenti morfotipi, come sottolinea lo stesso Seehausen in un articolo scritto per l'associazione tedesca dei ciclidofili (Seehausen, 1996). In questo articolo lo studioso ci ricorda che i pesci comunemente importati e venduti come Haplochromis sp. obliquidens appartengono al complesso dei "thick skin", rappresentandone quindi un ulteriore morfotipo! Il problema poi si infittisce se, nel tentativo dare un nome al nostro, ormai sedicente, Haplochromis sp. "ishmaeli", si consulta la banca dati FishBase (visitabile all'indirizzo http:// fishbase.org/), con la quale la nostra associazione da tempo collabora. Questa infatti offre una sfilza di nomi comuni e sinonimi scientifici di Haplochromis sp. "ishmaeli", che contribuiscono a confon¬dere ulteriormente le "acque". Ecco un elenco di sinonimi di Haplochromis ishmaeli, secondo la banca dati internazionale Fishbase redatto con la notazione:
[Sinonimo: Autore; Stato; valido si/no/
[Paratilapia vittoriana; non Pellegrin,
1904; Errata identificazione; no/ [Haplochromis ishmaeli; Boulenger,
1906; Combinazione originale; si/ [Labrochromis ishmaeli; Boulenger, 1906; Nuova combinazione; no/ [Tilapia martini; non Boulenger,
1906; Errata identificazione; no/ [Haplocromis ishamaeli; Boulenger,
1906; Errata scrittura; no/ [Haplochromis macrops; non Boulenger,
1911; Errata identificazione; no/ [Tilapia pallida; non Boulenger,
1911; Errata identificazione; no/ [Labrochromis pallidus; non Boulenger,
1911; Errata identificazione; no/

Va ricordato come questa specie, con il sinonimo di Labrochromis ishmaeli, sia inserita nella lista rossa dell'I.U.C.N., in quanto considerata specie estinta in natura (per ulteriori informazioni in materia si può consultare il sito web dell'I.U.C.N. oppure scrivere all'Information Officer, World Conservation Monitoring Centre, 219 Huntingdon Road, Cambridge CB3 ODL, United Kingdom).
Abbandonando ormai le problematiche tassonomiche, che in fin dei conti ci aiutano solo in parte ad allevare al meglio i nostri pesci, occupiamoci dei problemi pratici e chiamiamo il pesce ritratto nella foto H. sp. "ishmaeli"!!
Come accade per la maggior parte dei ciclidi africani, Haplochromis sp.
"ishmaeli" non è un pesce molto esigente e la sua riproduzione è un traguardo facilmente raggiungibile, tuttavia è sempre meglio tentare di ricreare le condizioni ambientali più simili a quelle dei biotopi di provenienza.
Due parole sul lago Vittoria. I suoi 69.000 Km2 lo collocano di diritto al primo posto per estensione tra i bacini lacustri africani, tuttavia si differenzia notevolmente dagli altri due grandi laghi della rift Valley (Tanganyika e Malawi) principalmente perché è poco profondo e le sue acque sono piuttosto torbide. Pro¬prio a causa del molto materiale in so¬spensione lo spettro luminoso subacqueo del Lago Vittoria è dominato da tonalità giallo-rosse. Quindi, in considerazione del fatto che la colorazione (utile per comunicare informazioni in merito agli intenti immediati ed allo stato generale di salute del pesce), specialmente tra gli Haplochromis, è strettamente legata alle lunghezze d'onda della luce massimamen¬te trasmesse nell'acqua del lago, sarebbe più opportuno tentare di riprodurre questo ambiente. In ragione di queste prime indicazioni va sottolineato come il tipo di illuminazione da fornire ad un acquario popolato da Haplochromis sp. "ishmaeli", ma più in genere da Haplochromini del Vittoria, debba offrire uno spettro che ri¬sponda maggiormente a quello riscontrabile nelle acque in cui questi pesci si sono evoluti (confronta articolo "L'illu-minazione in acquario", pag. 4-7, bollettino AIC speciale II, 1998). Personalmente, al fine di raggiungere questo scopo, ho impiegato lampade Philips del tipo Daylight insieme alle più classiche Fluora senza notare sostanziali differenze nel comportamento e nel tasso riproduttivo, ma registrando un netto incremento nel numero di piccoli per singola covata (addirittura 60 in un caso!). Credo quindi che a ragione si possa affermare che tra le poche regole fondamentali da osservare per allevare questi pesci debba rientrare quella di effettuare dei regolari cambi parziali dell'acqua (di solito ogni 15 giorni), badando però a non intervenire troppo radicalmente in quanto Haplochromis sp. "ishmaeli" è piuttosto sensibile a tali drastici interventi (cambi totali o dell'80% dell'acqua dell'acquario), come del resto accade a tutti i pesci! Ciò potrebbe essere dovuto all'alta concentrazione di doro normalmente presente nell'acqua di rubi¬netto, perciò un valido consiglio è l'impiego di un buon biocondizionatore oppure una vigorosa e prolungata (12 ore almeno) aerazione dell'acqua prima che sia introdotta in vasca. In caso si scelga questa opzione è bene controllare anche Per quel che concerne l'alimentazione questi pesci non hanno mai creato problemi, come accade del resto per la maggioranza degli appartenenti a questo genere. Di solito in breve tempo e con diverse tipologie di alimento (granulato, fiocchi etc.) si è sempre verificato l'accoppiamento e sono andate a buon fine le cure parentali. Va ricordato come si tratta di molluscivori, quindi pesci che preferisco¬no una dieta piuttosto proteica.
Non resta che augurare buon diverti¬mento!

BIBLIOGRAFIA CITATA:
Loiselle, P.V., 1996. Furu of thè Yala Swamp, Part I: overview of thè fishes. Cichlidnews, 5 (3): 1118.
Seehausen, O., 1996. Variabilitat bei Haplochromis "thick skin" ahnlichen Cichliden aus dem Viktoriasee. DCG-info, 27 (9), 200-212.