testo e foto di Claudio Barberis

Il genere Cyprichmmis è endemico del lago Tanganica ed è composto da diverse specie, tutte con molte varianti geografiche. Finora sono state descritte scientificamente soltanto 2 specie, ma almeno altre due sono conosciute.
La varietà trattata in questo articolo proviene da una zona chiamata Kitumba (da cui il nome) in Zaire. Innanzi tutto, va detto che i Cyprìchromts denominati 'leptosoma Jumbo', si differenziano dai C. leptosoma per una taglia più imponente: 12-13 cm contro 9-10 e per un corpo meno slanciato e più alto in prossimità del dorso. Mentre la colorazione di tutte le femmine è poco appariscente (grigio-beige), quella dei maschi fa sì che i Cyprichomis siano tra i ciclidi più ricercati dagli appassionati. I Cyprìchromis sono sì ciclidi territoriali, ma, a differenza di quasi tutte le altre specie del Tanganica, il loro territorio non è in prossimità del substrato, ma si trova nell'acqua libera. Così, i Cyprìchromis, non competendo con gli altri pesci per il dominio della zona rocciosa, sono i pesci più adatti a completare ogni vasca dedicata ai ciclidi del Tanganica. L'unica raccomandazione è di non farli coabitare con grossi Lamprologus predatori e soprattutto con Cyphotilapiafrontosa, la cui dieta, in natura, è costituita proprio da Cyprìchromis.


La colorazione dei maschi è l'unico mezzo disponibile per descrivere le diverse varietà. Infatti all'interno di ogni specie, troviamo un gran numero di varietà geografiche che, a loro volta, si differenziano per delle piccole aberrazioni cromatiche. Per rendere meglio l'idea, analizziamo per esempio la varietà di Kitumba. La popolazione di questa località è composta da maschi completamente gialli o blu. Nello stesso branco però, altri sono blu ma con alcune macchie di dimensioni variabile, gialle sul corpo, e ancora altri sono blu con la coda gialla. La cosa strana è proprio che tutte queste varianti possono coabitare nello stesso branco e siccome le femmine sono tutte uguali, come si può essere sicuri che i piccoli assumeranno la colorazione del padre? Questo quesito non è ancora stato risolto del tutto e per maggiori delucidazioni consigliamo la lettura dell'articolo di Giorgio Melandri apparso su AIC 1/94.
Oltre a tutte le varianti cromatiche sopra descritte, esistono diverse altre varietà di C. sp. 'Leptosoma Jumbo', che come quello di Kitumba si scindono in altre varianti. Questo, per immaginare quale lavoro devono compiere gli studiosi per riuscire a classificare le diverse specie di questo genere. In natura, i Cyprìchromis frequentano le zone di acqua libera, dove formano dei branchi che possono contare migliaia di individui. Le femmine occupano la parte centrale del branco, mentre i maschi stabir liscono i loro invisibili territori tridimensionali esternamente. Questi branchi sono molto stabili e soltanto dopo la riproduzione le femmine costituiscono degli ulteriori gruppi a parte per incubare le uova. Questa stabilità fa sì che la differenziazione della livrea nelle varie località sia massima. Sarebbe bello, nell'ottica che ci vede impegnati a rispettare il più possibile le abitudini di questi pesci, cercare di allevare gli avannotti nella vasca di comunità. Gli avannotti formano dei gruppi che stazionano in superficie e noi dobbiamo fornire un adeguato rifugio perché altrimenti questi piccoli vengono tutti predati nel giro di 1 o 2 giorni. Un banco di Ceratophillum demersum è adatto allo scopo, considerando anche che questa pianta galleggiante è una delle poche piante acquatiche che si trova bene in acque dure ed alcaline. Non a caso è spesso reperibile anche in Italia, spesso nelle zone leggermente salmastri. Questi avannotti si nutriranno predando i naupli di artemia che, come detto più avanti, comunque somministreremo agli adulti. L'aggressività di questi C. è di gran lunga superiore rispetto ai più comuni C. lepto-soma. Non di rado mi è capitato di assistere ad aggressioni verso altri pesci anche più grandi. Anche in acquario è consigliabile tenere un gruppo il più folto possibile. Soprattutto le femmine, devono essere numerose e la presenza di 2 o 3 maschi ci permette di osservare appieno il loro comportamento.
Uno dei maschi di cui sono in possesso, nel periodo riproduttivo presenta una livrea fantastica: la testa e il corpo sono blu-viola, il dorso e la caudale blu-ciclo e la coda gialla. Il ventre e le pinne pettorali e anale sono nere con sfumature bianche. Un altro esemplare è quasi identico a quello appena citato, con la sola differenza di avere due tacche giallo-arancio su un lato del corpo e una sull'altro lato. Personalmente non ho mai allevato questi ciclidi in vasche piccole. Il volume minimo dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 It, meglio se come la mia vasca intorno agli 800 It. Soltanto in queste condizioni, più di un maschio ha la possibilità di formarsi un territorio proprio e con esso la possibilità di accoppiarsi.
Un altro elemento importante per il loro benessere è costituito dalla alimentazione. La conformazione della loro bocca protrattile ci permette di capire che si tratta di pesci che in natura si nutrono esclusivamente di plancton.
E' quindi importante fornire loro, anche in acquario, il cibo più adatto, che a parere personale è rappresentato dai naupli di artemia salina e dai Ciclops. Questo tipo di alimentazione, oltre ad essere un toccasana per i Cyprìchromis adulti, diventa necessaria per gli avannotti. Purtroppo la scarsa reperibilità sul mercato e i prezzi ancora proibitivi, fanno sì che questi meravigliosi Ciclidi restino per ora delle rarità, ma mi auguro che con la riuscita riproduzione di sempre più appassionati, diventino ben presto alla portata di tutti. In questo caso la nostra rubrica di piccoli annunci o la mostra-scambio del congresso saranno occasioni importanti... anzi da non perdere.

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