testo e foto Claudio Barberis

Rispetto al Lago Malawi, il Tanganica ospita generi di Ciclidi che si differenziano tra loro, non soltanto per la forma e la colorazione, ma anche per le loro abitudini. La tribù dei lamprologini, ad esempio, conta un numero così elevato di specie che col passare del tempo si è reso necessario suddividerlo in più generi: Altolamprologus, Neolamprologus, Lepidiolamprologus, ecc. Questa divisione si è basata principalmente su peculiarità morfologiche (numero dei raggi duri e molli delle pinne, disposizione e forma dei denti) un po’ com’era successo per gli haplochromini del Lago Malawi dopo la revisione del 1989 di Eccles & Trewavas. I lamprologini, fatta eccezione per il Boulengerochromis, sono gli unici Ciclidi del Tanganica che depongono le uova sul substrato, ma questa strategia riproduttiva varia da specie a specie a seconda delle dimensioni e della forma.

Nl. furcifer abita sclusivamente le zone rocciose del lago, fino ad oggi si contano due varietà: la più comune ha una colorazione completamente marrone scuro, mentre quella scoperta recentemente in Zambia, oltre ad avere la livrea tendente al giallo ha 4 -5 macchie scure sui fianchi. La lunghezza dei maschi può superare i 15 cm, ma le femmine rimangono più piccole. I maschi adulti a volte presentano una vistosa bozza frontale. Il comportamento di questa specie ricorda quello degli Altolamprologus, anche se la forma del corpo è meno compressa i Nl. furcifer si destreggiano benissimo tra le spaccature delle rocce. Il suo modo di nuotare è particolare, quando si sposta questo pesce tiene sempre il ventre a contatto con il substrato dando l’impressione di strisciare come un serpente, non ho mai potuto osservare i miei esemplari stazionare a mezz’acqua ed anche quando si aggirano tra le rocce ne seguono il contorno a tal punto che quando entrano in una grotta si ritrovano a pancia in su contro la volta. La prima volta che ho avuto a che fare con loro ero così allarmato da questo comportamento da pensare che avessero dei problemi alla vescica natatoria, in effetti può capitare che esemplari che vivono a grandi profondità vengano danneggiati al momento della cattura per questioni di differente pressione. A volte sono necessarie diverse ore per portare i pesci in superficie senza problemi e questo spiega l’elevato costo di alcune specie come Cyphotilapia frontosa. Tornando ai miei Nl. furcifer, notai presto che anche in acquario conducono vita solitaria ed il maschio resta con la femmina soltanto per il periodo necessario a riprodursi. Anche se questa specie possiede una grande bocca provvista di denti ben visibili non mi risulta che sia un vero e proprio predatore. La sua dieta consiste in piccoli crostacei e larve d’insetti, anche se non disdegna piccoli avannotti. Comunque se ben nutrito non crea problemi anche quando convive con specie di taglia minima, io li ho allevati con un gruppo di Cyprichromis e non ho mai riscontrato nessun tipo di aggressione, nonostante ciò i compagni ideali sono Cyphotilapia o Tropheus adulti. La deposizione delle uova è sempre preceduta dal corteggiamento del maschio che si manifesta con continui tremolii del corpo ogni volta che incontra la femmina che resta immobile e viene morsicata con decisione sul ventre se tenta di allontanarsi. Ma è la femmina, una volta pronta, a scegliere il luogo adatto per deporre, di solito una fessura tra le rocce. A differenza di Altolamprologus compressiceps in cui la femmina depone in una conchiglia od in una cavità che le permette di entrare completamente all’interno, Nl. furcifer depone in una fessura poco profonda e protegge le uova facendo scudo con il ventre. Durante questo periodo la sua livrea muta radicalmente e si mimetizza in modo perfetto allo sfondo delle rocce. Le uova di colore verdastro non sono mai molto numerose. Il maschio, oltre a non partecipare alle cure parentali, può essere deleterio in quanto continuando a corteggiare la femmina rischia di stressarla e di mandare a monte la covata, questo fenomeno è più frequente quando la vasca è piccola o quando il maschio non dispone di altre femmine. In ogni caso consiglio di osservare attentamente il maschio e, se fosse il caso, di spostare la femmina con la prole in una vasca specifica. Gli avannotti non restano molto tempo vicini alla madre e dopo una settimana dalla nascita si avventurano tra le rocce alla ricerca di cibo.

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