testo e foto di Claudio Barberis

Il genere Labeotropheus, endemico del Lago Malawi, è stato descritto da Ahi nel 1927. Particolarità tipica rispetto agli altri Mbuna è il muso lungo e la bocca larga in posizione ventrale. Queste peculiarità permettono ai Labeotropheus di nutrirsi delle alghe presenti sulle rocce conservando una posizione parallela al substrato. Atttualmente sono conosciute soltanto due specie : L. fuelleborni e L. trewavasae che si distingue per la forma slanciata del corpo e la taglia minore, esistono numerose varietà e ne vengono scoperte sempre di nuove, un po' come per gli Pseudotropheus. La più conosciuta proviene dall'isola di Thumbi ed è commercialmente nota sotto il nome di Labeotropheus red top. Il maschio è totalmente blu con la pinna dorsale rosso arancio. L. trewavasae è una delle specie più pacifiche del gruppo degli Mbuna e l'aggressività interspecifica non è alta, ma l'istinto poligamo induce i maschi a frequenti combattimenti. Perciò consiglio di allevare 3-4 femmine per ogni maschio e di tenere almeno due maschi insieme, anche se questa specie conserva la sua colorazione anche in mancanza di stimoli. I Labeotropheus sono pesci robusti e poco soggetti a malattie, ma si deve fare attenzione a non nutrirli con mangimi di origine animale come il cuore di bue e di non eccedere nemmeno con l'artemia salina. La dieta deve essere prevalentemente vegetale (lattuga, spinaci bolliti) ed una forte illuminazione favorirà lo sviluppo delle alghe molto apprezzate da questi pesci e salutari per il loro intestino. Per integrare la dieta sarà sufficiente aggiungere naupli di artemia o Cyclops tre volte alla settimana. In ogni caso, appena notiamo inappetenza seguita da rapidi movimenti della "bocca (i pesci sembrano voler rigurgitare) dobbiamo sospendere immediatamente l'alimentazione per qualche giorno e provvedere subito a curare i nostri ospiti con neguvon in pastiglie in ragione di 0,4 mg/lt. Comunque questi problemi capitano molto raramente e riguardano quasi esclusivamente gli esemplari selvatici male quarantenati. la riproduzione può aver luogo tranquillamente in acquari di comunità ed avviene nella tipica maniera di tutti gli Mbuna (posizione a T, incubazione orale). Ho notato che la femmina segue sempre il maschio verso il fondo alla base di una roccia. Il nido non viene propriamente scavato nella sabbia, ma il movimento circolare dei due partner crea ben presto una voragine sul fondo. Ho assistito ad una decina di riproduzioni ed il numero di uova deposte è stato mediamente di 30. Il tempo d'incubazione varia in funzione della temperatura a 24 ° C è di circa 24 giorni, a 28 ° C è di circa 20. Al momento dell'espulsione dalla bocca materna i piccoli misurano 9 10 mm e possono essere nutriti con mangime in scaglie polverizzato. La crescita è molto rapida e dopo 4-5 mesi i maschi assumono la loro caratteristica livrea blu. Fino a questo periodo i sessi non sono riconoscibili e come altri Mbuna tutti i piccoli presentano la tipica colorazione femminile.

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